A cadaveri ancora caldi, la fortezza Europa si chiede già, con il cinismo che le è familiare, quali saranno le ripercussioni dell'ecatombe di Derna sui flussi migratori che attraversano il Mediterraneo.
Intanto, le stesse nazioni che fecero sprofondare nel caos un paese già ampiamente devastato, attraverso operazioni militari e doppi giochi diplomatici che - oltre alla scia di morte - hanno contribuito a indebolire la rete infrastrutturale, porgono la mano per l'eventuale ricostruzione. D'altro canto, i nostalgici del colonnello maledicono la Nato e rimpiangono i vecchi tempi in cui la mano del dittatore, oltre a proteggere l'Europa dal pericolo della sostituzione etnica, si occupava di tenere il paese unito e al sicuro (ignorando che le dighe di Derna, già sottodimensionate, non venivano manutenute dal 2002).
Schifo totale